La voce della Terra è un brano composto dal nostro Maestro Mauro Conti all’indomani del terremoto che ha distrutto la città di Amatrice. Il brano è stato richiesto da alcuni abitanti che hanno vissuto la notte del 24 agosto che ha segnato le loro vite. Abbiamo voluto che alla commemorazione si aggiungesse un supporto attivo alla popolazione e così è nata l’idea di realizzare un CD da vendere per poter offrire i proventi alla città di Amatrice. Il progetto si è svolto in collaborazione con il coro “Simul Voces” di Colli Aniene.
I risultati
In occasione del concerto di S. Cecilia 2016 e del concerto di beneficienza del 18 dicembre 2016, il Complesso Bandistico “Arturo Toscanini” ha raccolto ed inviato al comune di Amatrice 720€.
Nel 2017abbiamo realizzato il CD ed il 19 maggio 2018 sono stati versati a favore del Comune di Amatrice 2787€ ricavati dalla vendita.
Abbiamo inoltre partecipato alla inaugurazione ad Amatrice dell’opera del Maestro Alfiero Nena “Mucca con vitello nel paesaggio”.
Abbiamo ancora CD invenduti: se vuoi partecipare con noi al sostegno alla ricostruzione contattaci.
Thank you to our friends from Germany, Spain, France, an Russia who helped us.
Il progetto artistico
La composizione si divide in quattro parti: nella prima il solo del corno anticipa la scossa del terremoto, dieci battute che simboleggiano i dieci secondi del sisma che hanno causato morte e distruzione. A questo segue un momento in cui il coro solo descrive il vuoto che lascia la distruzione e, al cominciare dell’orchestra, le voci si articolano in un corale che rappresenta il lamento. La terza parte descrive lo spirito della ricostruzione. A questo punto , un solo dei timpani velato dietro un tema con variazioni, riporta il terremoto di Norcia. Quarta e ultima parte: una marcia funebre. Alla fine di questa tragedia, è pietoso rivolgere il pensiero più sentito alle vittime, a coloro che hanno perso i loro cari, a chi ha si è vista distrutta un’attività o la casa.
In conclusione possiamo dire che La voce della Terra è questo: il suono del dolore che dalle profondità della terra arriva alle profondità dell’animo umano.